lunedì 17 febbraio 2014

Lunedì, il ritorno

Eccomi. Pensavate di esservi liberati di me vero?! Invece ci sono, e mi sono data la carica giusta per ricominciare. Il clima primaverile mi aiuta, e non è poca cosa. Torna Citofonare Francesca ed arriva un nuovo Governo e pure Sanremo 2014. Le cose belle della vita no?! Ecco..mettetevi in fila per il lancio di ortaggi in decomposizione. Sapete benissimo che non so stare zitta e che devo parlare di qualsiasi cosa, per cui metterò la mia pezza anche nel tema "Renzi premier". Alla fine deciderete voi se incasellarla nelle cose belle della giornata o nelle cose pessime da dimenticare. Io vi riporto solo la mia personale opinione.

Primo punto da analizzare : Staffetta di San Valentino

In questi giorni ho avuto modo di leggere, scrivere e dibattere sulla famosa staffetta del PD, che verrà trasmessa ai nostri posteri come la staffetta di San Valentino.Ho visto gente stracciarsi le vesti perché "come si fa a dare prima la fiducia a Letta e poi sfiduciarlo in una maniera così greve e brutale davanti ad un congresso PD?! " . Sì, effettivamente non è stata una delle migliori pagine della politica, ma non vorrei ricordare le varie nipoti di leader egiziani, case comprate a "mia insaputa", governi di tecnici che hanno contribuito a disastri sociali ed economici. Renzi si è trovato semplicemente davanti ad un fatto bello che compiuto. Inutile girarci attorno : il governo Letta ha fallito ed ha fallito nel suo piccolo pure Napolitano nell'avergli dato l'incarico. Come leader del Pd, Renzi doveva dare un segnale forte e chiaro, dare una scossa all'esecutivo, far sentire le ragioni e i programmi di questo cambiamento. La proposta di legge elettorale si è arenata nei Palazzi del potere per cavilli inevitabili o meno, ma Letta non ha saputo né voluto farsi promotore di questa svolta, anzi ha pure avanzato una famosa legge sul conflitto d'interessi che in vent'anni non hanno saputo fare, ma adesso ritorna di primaria importanza. Tutto questo per rallentare il cambiamento, le riforme. Matteo Renzi non ci poteva stare e non ci doveva a mio avviso. Non ci poteva perché non è nel suo IO. Ci sono persone ambiziose, molto ambiziose. Matteo Renzi appartiene a questa categoria ed io non ci vedo nulla di così disdicevole. Renzi vuole fare, innovare, portare novità, scompiglio e la palude non è il suo habitat naturale. Il non doveva deriva dall'investitura  che gli è stata data dal popolo, dai cittadini, militanti e non. I voti ricevuti rappresentano un segno di rottura dal vecchio modello di partito, dalle vecchie gerarchie. L'aspettare, il logorio non fa parte del programma presentato. Sarebbe stato fatale per il cambiamento che rappresenta. Mi chiederete : " Come la metti con il discorso dell'investitura che dovrebbe arrivare dal popolo e non da un congresso di partito? " Qui si aprirebbero approfondimenti costituzionali che al momento non voglio aprire e che meritano adeguati spazi. Ma sono disponibile al confronto :)

Secondo punto da analizzare : Il cronoprogramma di Renzi

Oggi Matteo Renzi ha accettato l'incarico di formare un nuovo Governo con riserva, prassi obbligata per avere a disposizione un paio di giorni per le consultazioni. Nel breve discorso dopo l'incontro con il Presidente della Repubblica, Renzi ha già fissato il suo programma per i prossimi mesi. Entro fine febbraio legge elettorale ed abolizione del Senato, marzo riforma del lavoro ed a seguire PA e fisco. Sì, lo ammetto pure io, programma molto ma molto ambizioso. Vari fattori spingono Renzi a puntare per una riforma al mese. 1. La svolta con il governo Letta. L'immobilismo non può essere la caratteristica dominante di questo esecutivo nascente, le cose di devono fare e pure in fretta. 2. Il bisogno di dare una faccia nuova al PD. Di far credere di nuovo ai cittadini che ci possa essere un partito riformista, che ci possa essere linfa vitale. Tutto questo per arrivare forti alle prossime elezioni europee ed avere buoni risultati. Senza dimenticare l'adesione al partito socialista europeo. 3. L'Italia ha bisogno di una scossa, una notevole scossa. L'Italia ha bisogno di andare oltre ideologie, vecchi manierismi. Ha bisogno di riforme vere, sostanziali. Di eliminare costi inutili e dannosi, di dare spazio alla cultura, di far rifiorire le imprese del territorio e di aprire ad investitori esteri. L'Italia ha bisogno dei giovani ed i giovani hanno bisogno dell'Italia. Credo che la velocità, la voglia di fare e di fare bene siano i cardini fondamentali sui quali si poggerà questo nuovo Governo. Mi auguro che Renzi riesca a circondarsi di persone adeguate, valide, coraggiose. L'importante è lavorare sodo e crederci.