Seminario sulla gioventù é il romanzo d'esordio di Aldo Busi pubblicato nel 1984 da Adelphi. Si potrebbe definire romanzo di formazione trattando le vicende di un giovane ragazzo Barbino, che si sposta e cresce fra l'Italia e la Francia. Non é un'autobiografia dell'autore, Busi lo ha sempre sottolineato. Leggere questo romanzo non é facile, anzi si potrebbe proprio dire che é complicato. Busi usa un linguaggio molto articolato, complesso; molte volte si dilunga in monologhi che solo un autore come Busi può sostenere. Credo che questo sia un testo che va riletto più volte nella vita, eliminando ogni preconcetto relativo all'autore o agli argomenti trattati. Busi ha una capacità descrittiva che eccelle nel panorama italiano ed anche in quello europeo, a mio avviso. In una sola pagina riesci a farti provare mille emozioni. Alla fine ogni personaggio deve tirare le somme sulla propria esistenza, fra passato e presente. Il libro é troppo sontuoso e torrenziale per essere riassunto in poche righe. Vi invito a leggerlo ma solo se ne siete veramente convinti e con il cervello disponibile ad accogliere.
" Che resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Niente, neppure una reminiscenza. Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col tempo a un risolino di stupore, stupore di essercela tanto presa per così poco, e anch'io ho creduto fatale quanto si é poi rivelato letale solo per la noia che mi viene a pensarci. A pezzi o interi, non si continua a vivere ugualmente scissi? E le angosce di un tempo ci appaiono come mondi talmente lontani da noi, oggi, che ci sembra inverosimile aver potuto abitarli in passato."
Film del giorno : Beginners di Mike Mills
Canzone del giorno : Honestly, Editors
Nessun commento:
Posta un commento