In questi giorni sto vedendo spesso alla tv i nuovi spot pubblicitari di Enel. Devo dire che sono di forte impatto, almeno per me, ben pensati, ottimi visi, espressioni vere. Parlano infatti di gente comune, di tutto quello che fanno durante il giorno, dal prendere un treno, la metro, al lavorare in fabbrica, all'insegnare, al fare la spesa. Vengono definiti "Guerrieri". Mi piace. Sebbene sia riconducibile al termine guerra trovo che questo modo di definire gli italiani e le italiane di oggi sia più che azzeccato. Guerriero in me evoca battaglie orientali, vissute da samurai con un loro onore da rispettare e da non perdere fino al punto di morte. Guerrieri siamo tutti noi che ci alziamo la mattina e combattiamo per qualcosa o contro qualcosa anche se ci sembra o tutti ci dicono che ce la prendiamo con i mulini a vento. Guerrieri siamo noi che lottiamo per arrivare a fine mese, per risparmiare anche soli 50 euro, perché sai "il mese prossimo c'é l'assicurazione da pagare, per cui mangiamo una pizza in meno questo mese". Guerrieri siamo noi che cerchiamo l'ennesimo annuncio di lavoro sul giornale, in una vetrina del centro, al collocamento. Guerrieri siamo noi che diciamo ai nostri figli "studia, finché puoi, finché sei in tempo, cerca di migliorare sempre" almeno finché dobbiamo comprare solo libri e non pagare rette universitarie. Guerrieri siamo noi, che anziani vaghiamo per parchi pubblici e tavolini dei bar soli, senza una meta precisa, con occhi stanchi ma ancora lucenti, guardando l'ennesimo cantiere iniziato e non portato a termine. Guerrieri siamo noi, madri che cercano di portare tutto a termine entro le sei di sera : lavoro, cena, pulizie, figli da ritirare da dove li abbiamo parcheggiati. Guerrieri siamo noi che " sì, mi é sempre piaciuto scrivere, dipingere, suonare..ma sai prima non ne avevo mai il tempo, adesso ne ho perfino troppo. Ma mi leggono, mi guardano, mi ascoltano e non sai la soddisfazione!". Guerrieri siamo noi, padri di famiglia che siamo in cassa integrazione, in mobilità ed abbiamo 50 anni e nessuno ci vuole più, troppo vecchi per lavorare e troppo giovani per una pensione. Guerrieri siamo noi, ricercatori universitari che con 1.000 euro al mese, quando arrivano, studiamo e facciamo ricerca..sì ce ne potremo andare dall'Italia ma restiamo, convinti che prima o poi cambierà. Guerrieri eravamo noi, noi che siamo morti per un pirata della strada, un marito violento, una madre che non ci ha mai voluti, una crisi economica che ci ha portato via tutto. Guerrieri siamo noi che non ci stanchiamo mai di esserlo.
Dipinto del giorno : Klimt, Tree of Life 1909
Film del giorno : L'attimo fuggente
Nessun commento:
Posta un commento