Buon pomeriggio!! Ho pulito giusto stamattina il vetrino del citofono, per capire che pure oggi userò come sottofondo una nota canzone di Battisti. Siate fiduciosi, l'estate verrà e vi porterà un sacco di ghiaccioli e mangiate notturne di anguria. Nel frattempo, Citofonare Francesca cerca di portare un po' di colore nel cielo e nei vostri cuori.
Cortona on the move
Cortona On The Move è un festival internazionale di fotografia che si svolge nella suggestiva cittadina di Cortona dal 17 luglio al 28 settembre 2014. Festival nato 3 anni fa da due ragazzi, che decisero di dare una svolta artistica alla propria città, negli anni è diventato un appuntamento fisso che ospita grandi artisti, creando delle sognanti installazioni con le loro foto. I lavori sono inseriti per lo più in cornici inusuali, chiese sconsacrate o meno, vecchi ospedali, fortezza medievali, ex magazzini alimentari. Il Festival si muove e vive grazie a decine di volontari, che seguendo la direttrice artistica Arianna Rinaldo ( confermata per il terzo anno consecutivo ), riescono a creare un percorso artistico senza eguali, che infonde passione e stupore negli occhi dei visitatori. Gli stessi fotografi ospitati, trovano in Cortona la cordialità e l'ospitalità italiana unite ad un nuovo fermento culturale. I loro scatti vengono lasciati nelle mani di persone affidabili e competenti. Se volete farvi un'idea del Festival e di Cortona vi linko il sito ufficiale, dove potrete trovare tutto il materiale necessario http://www.cortonaonthemove.com/index.php?cID=136#.U9ekm-N_uSo ( potete seguire l'evento anche su FB e Twitter ). A costo di sembrare anacronistica o nostalgica, fate voi, e grazie ad un superlativo servizio mandato in onda da Sky Arte, la mia attenzione oggi è rivolta all'edizione dell'anno scorso. Ho scoperto fotografi e mondo di cui ignoravo l'esistenza e sì, si sono smosse un po' di emozioni. Contenerle tutte non è facile, le devo condividere con voi.
Joel Meyerowitz Taking my time
Meyerowitz è un fotografo statunitense. Inizia la sua attività lavorativa in ambito pubblicitario per poi dedicarsi alla fotografia dal 1963. Si definisce un fotografo di strada e del movimento, amando immortalare la vita che scorre lungo le vie, le piazze, a New York come a Roma. Dalla fine degli anni '60 si concentra sullo studio della cromaticità ed è uno dei primi fotografi americani a valorizzare i colori rispetto al bianco/nero. Ultimamente ha riscoperto l'uso del cavalletto ed il fotografare un oggetto fisso, mobile. Convivono così il lui queste due anime, che tuttavia non entrano in competizione, ma aspirano sempre ad un loro superamento, per concentrarsi su altro.
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( Dice di fotografare da oltre quarant'anni con questa macchina )
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Questo il sito ufficiale di Joel http://www.joelmeyerowitz.com/index.html
Zed Nelson Love me
Zed Nelson, fotografo londinese, l'anno scorso presentò a Cortona una raccolta di scatti intitolata Love me. Filo conduttore di tutta la produzione era l'idea della bellezza stereotipata. Una bellezza comune a tutti, che tutti cercano di ottenere a tutti i costi. Non un rappresentazione portato allo spasmo quindi, ma una corsa continua e giornaliera alla perfezione. Ideale di bellezza che trova le sue radici nel mondo occidentale, che a lui si ispira. Donne orientali che ricorrono alla chirurgia plastica per levare gli occhi " a mandorla ", donne dei paesi arabi che chiedono al chirurgo un "piccolo naso americano", rinunciando al loro, sicuramente più importante.
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Sito ufficiale del fotografo : http://www.zednelson.com/
Jeroen Torkiens Nomad
Il fotografo ha percorso un viaggio per ritrovare i popoli nomadi, o quel poco che ne è rimasto. Molti popoli nomadi oggi sono stanziali, come gli Ynuit, ma conservano ancora usi, costumi e lingua delle loro tribù, mantenendo viva la loro identità. Dieci anni e dodici viaggi fra Russia, Mongolia, Artico.
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( Sì, quella che vedete è proprio una carcassa di balena..i popoli indigeni della zona la cacciano e si nutrono di questa carne, tuttavia Torkiens racconta di aver imparato da questi popoli un gran rispetto per gli animali, loro se ne nutrono certo, li uccidono ma li rispettano e quasi li venerano ) .
( Trovo questa foto poetica nella sua nudità, spesso i popoli nomadi si servono di motociclette per spostarsi e non è raro che si barattino cavalli con moto).
Dopo questo mondo fatto di persone, colori, odori e sensazioni vi voglio presentare un libro che sonda i rapporti umani, le relazioni interpersonali, analizzandole a distanza.
Anni Ottanta. Un giovane professore spagnolo trova impiego per due anni presso un college ad Oxford, l'All Souls. Inizia così per lui un percorso di vita rocambolesco per rappresentare al meglio il ruolo di docente, amico, amante e marito con una trama ricca di intrighi, che lascia spazio a molteplici riflessioni sull'esistenza. Personaggi e luoghi sono descritti minuziosamente. Ci troviamo di fronte ad un'alternanza fra senso del tragico e divertimento, spulciando nella vita degli inglesi, criticando i loro comportamenti ed atteggiamenti, facendo velare una "superiorità" dell'uomo mediterraneo, soprattutto in ambito relazionale. Si potrebbe dire che non esiste una vera trama, ma un flusso continuo di pensieri che coprono quasi quarant'anni di ricordo del protagonista. Consigliato per chi pensa che sulle dinamiche amorose si sia già detto tutto.
Vi lascio così, prendetela come uno scongiuro :)
Bisous,
Francesca
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