Stamattina mi sono alzata con il piede giusto. Chissà quale sia poi..una volta ho letto un articolo che parlava di strani riti propiziatori, e si pensa che sia il piede destro quello giusto. Non faccio mai particolare attenzione a quale dei due piedi sia riservato l'onore e l'onere di incontrare il freddo parquet mattutino, però parecchie ore fa mi sono sentita in dovere di ringraziarla, questa estremità spesso poco coccolata.
Purtroppo la giornata si è evoluta in un turbinio di cattiverie ed acidità (non rivolte a me). Sto diventando troppo sensibile riguardo certi atteggiamenti che non mi vanno proprio giù. Forse è l'età che avanza o forse una totale fiducia che sto riservando al mio lato più sensibile.
Non voglio comunque che questa acidità di stomaco e di anima (altrui) vado ad intaccare il mio progetto, che ieri sera ha preso forma in una piccola stanza in penombra ed oggi intende presentarsi a voi.
Come scrivevo su Facebook, mesi fa avevo iniziato questo pellegrinaggio fra gli attimi di bellezza che una giornata ci può riservare, e li avevo lasciati qui. Vorrei sottolineare che sono i "miei personali attimi di bellezza". Possono essere poco o del tutto non condivisibili, e non voglio dirottare le vostre emozioni. Io trovo "il bello" in tutto ciò che mi meraviglia, mi stupisce, mi incuriosisce, mi fa sentire viva ed in continua evoluzione.
Oggi ho deciso di riprendere, in virtù della mia totale dedizione verso il potere della condivisione e del "fare rete". Voi mi state donando molto, ed il mio compito, qui e ora, è quello di donare a mia volta.
Immaginate che questa sia una stazione radio molto autonoma, e di poter cambiare frequenza a vostro piacimento o di diventare dei fedeli ascoltatori.
Sarà Mondadori che nel mese di Febbraio (e non sono riuscita a recuperare una data certa, forse il 16 Febbraio) porterà sugli scaffali delle vostre librerie il romanzo d'esordio dell'anno.
"Un selvaggio tuffo dentro la desolata confusione della New York dei tardi anni '70", è così che lo ha definito il magazine RollingStone.
Garth Risk Hallberg, un critico letterario classe 1978, che quella New York non l'ha mai vissuta, ma che l'ha sempre amata, fin da ragazzo. Cresciuto nel North Carolina inizia da adolescente il suo pellegrinaggio verso la Grande Mela, e nel 2003 mentre è su un autobus e vede i profili di Lower Manhattan, sente nelle cuffie, per puro caso, queste canzone di Billy Joel: Miami 2017.
Ha subito tutto in mente: i personaggi, la scena. Il suo romanzo.
Miami 2017 è una canzone del 1976 e parla del'ipotetica distruzione che subirà New York fra quarant'anni. Una profezia che collega un clima di tensione che stava vivendo in quegli anni la grande metropoli e quello che sarebbe successo nel 2001 (spero il suo effetto sia svanito).
La stesura del romanzo sarà poi ripresa e completata nel 2007,quando Hallberg si trasferirà con la famiglia a Brooklyn.
Città in fiamme utilizza un fatto di cronaca: l'uccisione di una ragazzina a Central Park il giorno di capodanno del 1976, con un colpo di pistola. Attorno a questo omicidio e lungo tutte le indagini compariranno i newyorkesi e le loro vite. L'alta società, Wall Street, gli anarchici, i ragazzini delle periferie. Tutti legati fra loro ed attratti da qualcosa che li condurrà inevitabilmente al Grande Blackout del 13 Luglio 1977, che per alcuni sarà la fine.
Il Blackout del 1997 iniziò la sera del 13 Luglio 1977 e terminò nel tardo pomeriggio del 14 Luglio.
Arrivò al culmine di una fase di decadenza della città, attraversata da delinquenza, gang locali, crisi fiscale e disoccupazione. Le rivolte, partite soprattutto dai quartieri più poveri, ed i saccheggi causarono danni per milioni di dollari e centinaia di arresti. In questo clima di ansia e terrore andava ad inserirsi poi anche la figura di un pluriomicida, tale David Berkowitz. Se siete appassionati di serial killer e volete saperne di più fatevi un giretto su Wikipedia.
Perché vi ho segnalato questa uscita?
Amo tutto quello che riguarda New York, mi spiace spiare la vita dei cittadini, le innumerevoli intersezioni, le vie d'uscita e di condanna. Credo sarà un'uscita promettente, un modo per ritornare a rivivere quegli anni di rivolta, di odio ed amore. La rivelazione che può portare una fatalità, un imprevisto della vita.
A domani
F.
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