lunedì 30 settembre 2013

Lunedì uggioso

Libro del giorno : Seminario sulla gioventù di Aldo Busi

Seminario sulla gioventù é il romanzo d'esordio di Aldo Busi pubblicato nel 1984 da Adelphi. Si potrebbe definire romanzo di formazione trattando le vicende di un giovane ragazzo Barbino, che si sposta e cresce fra l'Italia e la Francia. Non é un'autobiografia dell'autore, Busi lo ha sempre sottolineato. Leggere questo romanzo non é facile, anzi si potrebbe proprio dire che é complicato. Busi usa un linguaggio molto articolato, complesso; molte volte si dilunga in monologhi che solo un autore come Busi può sostenere. Credo che questo sia un testo che va riletto più volte nella vita, eliminando ogni preconcetto relativo all'autore o agli argomenti trattati. Busi ha una capacità descrittiva che eccelle nel panorama italiano ed anche in quello europeo, a mio avviso. In una sola pagina riesci a farti provare mille emozioni. Alla fine ogni personaggio deve tirare le somme sulla propria esistenza, fra passato e presente. Il libro é troppo sontuoso e torrenziale per essere riassunto in poche righe. Vi invito a leggerlo ma solo se ne siete veramente convinti e con il cervello disponibile ad accogliere.

" Che resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Niente, neppure una reminiscenza. Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col tempo a un risolino di stupore, stupore di essercela tanto presa per così poco, e anch'io ho creduto fatale quanto si é poi rivelato letale solo per la noia che mi viene a pensarci. A pezzi o interi, non si continua a vivere ugualmente scissi? E le angosce di un tempo ci appaiono come mondi talmente lontani da noi, oggi, che ci sembra inverosimile aver potuto abitarli in passato."



Film del giorno : Beginners di Mike Mills





Canzone del giorno : Honestly, Editors





venerdì 27 settembre 2013

Il riassunto del Venerdì

Le cose interessanti di oggi : .........

Oggi non ho alcun tema dedicato o nessuna notizia in particolare che voglio porre alla vostra attenzione. Farò solo una breve sintesi di cose interessanti ( almeno per me ). Oggi é il compleanno di Google, ben 15 anni che smanettiamo su questo motore di ricerca. Il doodle é simpatico ed ebbene sì..pure io ho giocato con la pentolaccia  ma mi sono stancata ben presto perché oltre le trenta caramelle non ci sto più. Ah, solo due americani potevano far nascere un software di successo mondiale in un garage. Oggi, o meglio quest'anno, ricorrono anche i cinquant'anni di Adelphi, nota casa editrice. Vi lascio il link al loro blog dove si sta disputando una vera gara per eleggere la copertina più bella in assoluto http://mrearbrass.com/ , passateci, ci sono un sacco di titoli dai quali attingere. Oggi ho scoperto che in questo fine settimana ci saranno due eventi "buoni" da un punto di vista culturale e sociale : due maratone di beneficenza pro- Theleton, una competitiva, l'altra no in due grandi città del nord, Roma e Milano; ignoro se ci sia qualche manifestazione dalla regione in cui scrivo, il Veneto, ma per chi fosse interessato ed abile alla corsa un giretto nel sito di Theleton lo farei. L'altro evento "buono" é la notte al Museo: musei aperti fino alle ore 24.00 nella giornata di domani 28 Settembre per promuovere la Cultura Europea, adesso non ho ben capito se é gratuito o meno, se ci sono delle riduzioni, ma mi sembra un'ottima alternativa alla solita vasca in centro. Oggi ho letto su Repubblica un piccolo trafiletto di Natalia Aspesi ( giornalista che io adoro! ) riguardo un artista italiano: Francesco Vezzoli. Lui ricama lacrime, nel vero senso della parola. La ricama ad uncinetto su volti di icone pop, attrici, cantanti direttamente sulla foto o addirittura proprio attraverso centrini. Realizza anche piccoli videoclip sul tema del doppio nella società odierna. Sta realizzando un progetto con delle donne arabe per dare vita alle loro lacrime, perché non restino sepolte. Cercatelo, ha un profilo Facebook, Instagram o leggetene qui http://www.thenewyooxer.yoox.com/it/art-news/il-progetto-di-francesco-vezzoli/ . Spero di avervi dato qualche spunto interessante o qualche curiosità da soddisfare; a lunedì!



Il dipinto del giorno : La modella, Tamara de Lempicka 1925



La canzone del giorno : Drew, Goldfrapp



giovedì 26 settembre 2013

Giovedì..gnocchi!

Il luogo del giorno : La cucina

Oggi vi voglio parlare di uno dei miei luoghi preferiti in assoluto: la cucina. Qualsiasi cucina, di qualsiasi forma, colore, materiale, dimensione. Credo che la cucina sia il pezzo fondamentale di ogni casa. In cucina si mangia, si cucina, si beve il caffé, si mangia soli o con la famiglia, ci si ritrova al mattino per fare colazione. Da piccola io facevo i compiti in cucina e mangiavo la merenda che mi preparavano nonna o mamma in cucina. La cucina é un insieme di odori, sapori, tradizioni, facce felici, sorrisi. Si sveglia alla mattina con l'aroma di caffé ed il gusto dolce dei biscotti o di una torta fatta in casa, all'ora di pranzo viene pervasa da qualche sugo improvvisato, da una pasta scolata al dente; nel pomeriggio assapora un nuovo thè od il solito ma servito sempre ben caldo e fumante; durante la cena ritrova tutti quelli che ha visto passare di sfuggita al mattino, per salutarli prima di andare a letto con una tisana rilassante. La cucina é la meta preferita degli insonni, di quelli che alle tre di notte si devono fare litri di camomilla per dormire o flebo di valeriana per rilassarsi, é il rifugio sicuro di chi torna dopo una serata in discoteca, dopo un concerto, dopo una bevuta al pub..sì sono a casa, devo assolutamente mangiare qualcosa per placare questa fame chimica! Dai cassetti della cucina spuntano sempre cose deliziose ed insospettabili. Un pacco di biscotti al cioccolato, delle caramelle gommose, dei succhi di frutta esotici, dei cracker salatissimi, pure quella penna che guarda dove si era ficcata! In cucina ci dovete cucinare, é quasi un obbligo. Dovete aprire il frigo e lasciarvi trasportare dalle combinazioni chimiche che può dare l'unione di vari alimenti : una verdura con una pasta, un riso con una salsiccia, un pezzo di burro con della farina. Il frigorifero amo essere riempito quanto svuotato. Si rigenera. Sentite l'olio che sfrigola nella pentola, la cipolla che fa piangere sempre troppo, quel profumo di soffritto che si insinua fra le vostre narici e le stanze della casa, un pomodoro che si scioglie piano piano, un trito di basilico che non ve lo descrivo nemmeno.. Cucinare é vita, é unione, è amore. Abusatene.




Libro del giorno : Kitchen di Banana Yoshimoto

Non c'è posto al mondo che io ami più della cucina.
Non importa dove si trova, com'è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. Se possibile le preferisco funzionali e vissute. Magari con tantissimi strofinacci asciutti e puliti e le piastrelle bianche che scintillano.
Anche le cucine incredibilmente sporche mi piacciono da morire.
Mi piacciono col pavimento disseminato di pezzettini di verdura, così sporche che la suola delle pantofole diventa subito nera, e grandi, di una grandezza esagerata. Con un frigo enorme pieno di provviste che basterebbero tranquillamente per un intero inverno, un frigo imponente, al cui grande sportello metallico potermi appoggiare. E se per caso alzo gli occhi dal fornello schizzato di grasso o dai coltelli un po' arrugginiti, fuori le stelle che splendono tristi.
Siamo rimaste solo io e la cucina. Mi sembra un po' meglio che pensare che sono rimasta proprio sola.




Film del giorno : Julie and Julia di Nora Ephron


mercoledì 25 settembre 2013

Mercoledì africano

Il sentimento del giorno : Mal d'Africa

Oggi toccherò un argomento a cui molti di voi sono sensibili. L'Africa, più concretamente chi é affetto da mal d'Africa, per chi ci é stato e ci vorrebbe ritornare subito, per chi ci deve ancora andare e ci pensa ad ogni tornata di ferie. Io non ci sono mai stata in Africa ma fin da bambina ne sono rimasta affascinata; guardavo per ore documentari alla tv che parlavano della savana e di tutti gli animali che la popolavano, del monte Kilimangiaro, del deserto del Sahara. Mi sfilavano sotto gli occhi leoni, giraffe, rinoceronti,elefanti, gazzelle, gorilla ed io ne ero totalmente rapita. Mi hanno sempre impressionato gli animali forti, potenti, feroci ma allo stesso tempo mansueti con la prole ed il branco. Ho sempre pensato che avessero distese infinite di terra e spazi per poter vivere, cacciare, riprodursi ma ho scoperto troppo presto che la maggior parte di loro vivono in riserve protetti da bracconieri selvaggi. A quanto pare nemmeno questo serve, visto che stamattina ho appreso che sono stati avvelenati con il cianuro ben venti elefanti in un parco naturale, e proprio da loro, dai bracconieri. Ed allora mi chiedo, dove sono i controlli? dove le guardie? e questa mattanza mi fa solo una grande tristezza. Animali che dovremo proteggere, preservare da estinzioni sempre più violente vengono uccisi per fabbricarci suovenir, oggetti propiziatori, per contrabbandarne la carne od il sangue, le interiora, per qualche non si sa bene precisato effetto rinvigorente. Questi fatti mi fanno capire quanto greve e piccolo sia l'uomo, come sia lui la bestia che uccide senza motivo, perché non esiste fame, difesa del territorio o della prole in questi casi. C'é solo stupidità. Leggevo di un fotografo inglese che con un indigeno del posto ha seguito per parecchi mesi un branco di leoni per immortalarne la vita. Leoni troppo magri che disotterravano la preda per mangiarne gli ultimi brandelli di carne ma che ogni mattina cacciavano nuovamente sperando in una giornata più fortunata. L'indigeno aveva detto al fotografo : " Capisci da dove prende la forza il popolo africano? " . Noi abbiamo adottato una bambina a distanza in Africa, ogni sei mesi riceviamo disegni o foto, ed in quei fogli ed in quei occhi io vedo una forza che oltrepassa un continente.



Il film del giorno : La mia Africa


Lo spettacolo del giorno : Melanina e Varechina - Giobbe Covatta 2006

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martedì 24 settembre 2013

Martedì Guerriero

La parola del giorno : Guerrieri

In questi giorni sto vedendo spesso alla tv i nuovi spot pubblicitari di Enel. Devo dire che sono di forte impatto, almeno per me, ben pensati, ottimi visi, espressioni vere. Parlano infatti di gente comune, di tutto quello che fanno durante il giorno, dal prendere un treno, la metro, al lavorare in fabbrica, all'insegnare, al fare la spesa. Vengono definiti "Guerrieri". Mi piace. Sebbene sia riconducibile al termine guerra trovo che questo modo di definire gli italiani e le italiane di oggi sia più che azzeccato. Guerriero in me evoca battaglie orientali, vissute da samurai con un loro onore da rispettare e da non perdere fino al punto di morte. Guerrieri siamo tutti noi che ci alziamo la mattina e combattiamo per qualcosa o contro qualcosa anche se ci sembra o tutti ci dicono che ce la prendiamo con i mulini a vento. Guerrieri siamo noi che lottiamo per arrivare a fine mese, per risparmiare anche soli 50 euro, perché sai "il mese prossimo c'é l'assicurazione da pagare, per cui mangiamo una pizza in meno questo mese". Guerrieri siamo noi che cerchiamo l'ennesimo annuncio di lavoro sul giornale, in una vetrina del centro, al collocamento. Guerrieri siamo noi che diciamo ai nostri figli "studia, finché puoi, finché sei in tempo, cerca di migliorare sempre" almeno finché dobbiamo comprare solo libri e non pagare rette universitarie. Guerrieri siamo noi, che anziani vaghiamo per parchi pubblici e tavolini dei bar soli, senza una meta precisa, con occhi stanchi ma ancora lucenti, guardando l'ennesimo cantiere iniziato e non portato a termine. Guerrieri siamo noi, madri che cercano di portare tutto a termine entro le sei di sera : lavoro, cena, pulizie, figli da ritirare da dove li abbiamo parcheggiati. Guerrieri siamo noi che " sì, mi é sempre piaciuto scrivere, dipingere, suonare..ma sai prima non ne avevo mai il tempo, adesso ne ho perfino troppo. Ma mi leggono, mi guardano, mi ascoltano e non sai la soddisfazione!". Guerrieri siamo noi, padri di famiglia che siamo in cassa integrazione, in mobilità ed abbiamo 50 anni e nessuno ci vuole più, troppo vecchi per lavorare e troppo giovani per una pensione. Guerrieri siamo noi, ricercatori universitari che con 1.000 euro al mese, quando arrivano, studiamo e facciamo ricerca..sì ce ne potremo andare dall'Italia ma restiamo, convinti che prima o poi cambierà. Guerrieri eravamo noi, noi che siamo morti per un pirata della strada, un marito violento, una madre che non ci ha mai voluti, una crisi economica che ci ha portato via tutto. Guerrieri siamo noi che non ci stanchiamo mai di esserlo.


Dipinto del giorno : Klimt, Tree of Life 1909



Film del giorno : L'attimo fuggente





lunedì 23 settembre 2013

Buon lunedì

Libro del giorno : Pane Nero di Miriam Mafai

Il mio primo incontro con Miriam Mafai risale al periodo del liceo. Me la fece conoscere il mio insegnante di Lettere, il Prof. Casaro, del quale conservo ancora un ricordo stupendo. Ci fece leggere Pane Nero, donne e vita quotidiana nella seconda guerra mondiale. Donne e vita quotidiana. Durante il secondo conflitto mondiale gli uomini lasciarono le loro case per andare al fronte e nelle città e nelle campagne rimasero solo bambini, anziani e donne. Donne che erano madri, mogli, fidanzate, operaie, partigiane. Donne che rimanevano in attesa di qualcuno per mesi, forse per anni; in cuor loro magari sapendo benissimo che lo sarebbero rimaste per sempre sole. Donne che diventavano operaie, nelle industrie vuote, a produrre armi, vestiti, pentole che sarebbero finite in trincea, fra le mani di quegli uomini che aspettavano ogni notte. Donne che salivano le montagne per andare dai "compagni", perché per il primo ed unico amore era la loro terra, liberata dagli invasori, resa nuovamente libera. Donne che scendevano dalle montagne per fare le "staffette", rischiando la vita per recapitare una lettera. Miriam Mafai parla di tutte, senza distinzione di classe sociale o di appartenenza politica. La donna degli anni '40 relegata ad un ruolo marginale all'interno della società per gli usi e costumi dell'epoca, per la dottrina fascista diviene protagonista indiscussa, vincitrice unica di una guerra perduta. Ma resterà una vittoria fasulla, ancora per molti anni e molti, e molti. Io ho adorato Miriam Mafai come giornalista, come scrittrice, come donna, vi consiglio di leggerla. Con il cuore.

"Siate miti, siate dolci, siate sottomesse, riprendono a consigliare i giornali femminili. Coltivate, suggeriscono, le vostre qualità di prima della guerra, quelle che gli anni della fame, della paura e della responsabilità vi hanno fatto perdere. Persino il giornale di sinistra, "Noi Donne", raccomanda : "Dovrai essere molto arrendevole, non dovrai imporre la tua volontà, dovrai far vedere che hai fatto progressi nel tenere casa".
Siate miti, siate dolci, siate sottomesse. Cosa succederà, chiede una lettrice di Roma, quando lui, tornando, scoprirà che io sono socialista? "
Siate miti, siate dolci, siate sottomesse. La stagione della trasgressione é finita. C'é la casa da rimettere in ordine, un pranzo e una cena da preparare per un marito che la lontananza e le privazioni hanno reso più esigente. Per frequentare la sezione, per fare vita politica, bisognerebbe trascurare le faccende di casa, e questo non si può, non sta bene.
La guerra é proprio finita. Le donne si rimettono le calze, si sposano, abortiscono, partoriscono, lasciano il lavoro, cercano il lavoro, affollano le parrocchie, vanno in sezione, voteranno per la repubblica, voteranno per la monarchia. Ricorderanno la guerra. La dimenticheranno. Fino alla prossima trasgressione."



L'artista del giorno : Ragnar Kjartansson




La canzone del giorno : This Must Be The Place





venerdì 20 settembre 2013

Ultimo giorno d'estate

Augurio del giorno

Oggi è l'ultimo giorno d'estate, almeno così dicono. Io ci credo poco, visto che almeno nelle ore centrali possiamo sfoggiare ancora qualche centimetro di pelle abbronzata, ed oggi ho visto pure uno di quei pensionati bruciati dal sole, in bici, a petto nudo. Domani inizierà ufficialmente l'autunno e tutti saremo un po' più uggiosi, più infreddoliti e più da bibita calda. Cosa vi posso augurare in questo fine settimana? Spero che intanto voi abbiate un fine settimana da godere, che non siate già mezzi malaticci perché magari avete voluto emulare il pensionato di cui sopra, che lo sfruttiate al massimo con le persone a cui volete bene e che il bene sia reciproco. Vi auguro di mangiare cose buone, non necessariamente sane o dietetiche, ma gustose, piene di sapore e colori. Vi auguro di poter bere una delle ultime birre fresche con gli amici per strada o sotto un porticato, di ascoltare buona musica, di vedere film che vi fanno sognare, di leggere parole che vi fanno pensare. Vi auguro di poter riuscire a ballare, anche solo di tenere il ritmo con i piedi, di poter dondolare la testa o muovere i fianchi. Vi auguro di riuscire a comprare quell'oggetto tanto desiderato e di ricevere quel regalo tanto sperato. Vi auguro di poter passare più tempo con il vostro cane, gatto, figlio,figlia, marito, moglie, fidanzato, fidanzata, suocera simpatica. Vi auguro di poter incrociare per strada due persone che si amano, senza badare al loro sesso,al loro genere; solo due persone che si amano e di poterle guardare ammirati,senza diffidenza. Vi auguro una buona fine d'estate ed un buon inizio d'autunno, secchielli pieni di conchiglie, teli mare profumati di creme solari, risotti con la zucca e tepori di caldo cotone. A lunedì.


Canzone del giorno : Coming Through



Film del giorno : Io e Annie 








giovedì 19 settembre 2013

Miscellanea del giorno

Parola del giorno : Femminicidio


Fa paura vero? Femminicidio é una parola terribile, il solo pronunciarla da fastidio, provoca irritazione, disgusto. Femminicidio é l'eccidio delle femmine, del genere femminile. Io nel 2013 mai avrei immaginato di sentire pronunciare questo vocabolo e di aspettare decreti da parte di un Governo dormiente per mettere un freno a questa strage o almeno per cercare di sensibilizzare la gente. Guardavo ieri una replica di un nuovo programma de La 7 che si occupa di cronaca nera; nell'ordine ha parlato di Emanuela Orlandi, Yara Gambirasio, la giovane prostituta romena ammazzata durante un gioco erotico (?) da un ragioniere con sei conti correnti (!) , una ragazza calabrese finita nelle mani di un branco di bestie e mai più uscita viva. Oggi al tg annunciavano che é stato trovato il corpo di una cameriera con un coltello infilato nel cuore. Io sono certa che le donne venivano ammazzate pure nell'800, nel '900 ma forse sentire ogni giorno nel 2000, di donne uccise per un rifiuto amoroso, per aver deciso di tenere il figlio dell'amante o solo perché sei una                    "professionista della notte" e non vali nulla, provoca uno certo schifo no?! Oltrettutto nel moderno ed avanzato Occidente, perché si sa benissimo che in Africa si muore di parto o per le infezioni dovute all'infibulazione, in Cina ti ammazzano con l'aborto terapeutico, se sei donna e nei Paesi arabi la donna é considerata un mero oggetto. Non crediamoci così avanzati rispetto ai cosidetti Paesi del Terzo Mondo, perché l'ignoranza, il machismo, il maschilismo più becero alberga anche qui, anche solo in una vita di offese psicologiche sopportate per anni.


Canzone del giorno : I tuoi maledettisimi impegni

Dipinto del giorno : L'ombra ( Per Krohg )

mercoledì 18 settembre 2013

Elemento del giorno : Acqua

L'elemento del giorno é l'acqua, veramente lo é da ieri o forse già da un paio di giorni. L'acqua, ritorna sempre. Acqua é la prima parola che imparai a scrivere con la "cq" e comunque ritornava sempre come esempio iniziale a cui dovevano seguire tutte le altre parole con la "cq". L'acqua ci protegge per nove mesi. Bevo acqua quando mi devo dissetare, é l'unica cosa che funziona, che leva l'arsura. Acqua nei ricordi da bambina, al mare con i genitori, in piscina, le prime lezioni di nuoto, da adulta a lottare con i salvagenti per fare l'esercizio di acqua-gym. L'acqua ha fatto riposare la Concordia per tutti questi mesi, custodendo piatti, tovaglie, opere d'arte, oggetti preziosi, cassette di sicurezza, due corpi ( si spera ) . Acqua, tonnellate di acqua scesero dalla diga del Vajont quella notte, é sempre troppo poco ricordato. Acqua violenta, cattiva.
Oggi leggevo un articolo di Natasha Lusenti che parlava di una sua immersione con una tartaruga, una creatura che io trovo affascinante. Spiegava che era preoccupata perché la tartaruga sulla spiaggia sembrava malata, stanca ma in acqua la ritrovava viva, la fissava negli occhi, finalmente erano vicine, erano sullo stesso piano. Allora acqua vuol dire anche rinascita. Non solo per il corpo, ma anche per la mente.
Sì, lo ammetto; sono la classica persona che prende e molla continuamente senza portare a termine progetti,vita, abiti, cibo, e chi più ne ha più ne metta. Ma senza aspettare i buoni propositi dell'anno nuovo, ho deciso di ricominciare da qui e da oggi. Sarò costante, scriverò, cercherò di trasmettere emozioni, risate, antipatia. Sarà un blog personale, quindi ci troverete di tutto : dalla notizia del giorno, al libro del giorno, alla canzone del giorno, al film del giorno, alla stupidata del giorno. Non voglio categorizzarmi, non ce la farei a mantenere un ordine costante. Io l'ho sempre detto : da grande vorrei fare la tuttologa con la puzza sotto il naso o come diceva egregiamente Bianca : " Faccio cose, vedo gente " .