lunedì 23 settembre 2013

Buon lunedì

Libro del giorno : Pane Nero di Miriam Mafai

Il mio primo incontro con Miriam Mafai risale al periodo del liceo. Me la fece conoscere il mio insegnante di Lettere, il Prof. Casaro, del quale conservo ancora un ricordo stupendo. Ci fece leggere Pane Nero, donne e vita quotidiana nella seconda guerra mondiale. Donne e vita quotidiana. Durante il secondo conflitto mondiale gli uomini lasciarono le loro case per andare al fronte e nelle città e nelle campagne rimasero solo bambini, anziani e donne. Donne che erano madri, mogli, fidanzate, operaie, partigiane. Donne che rimanevano in attesa di qualcuno per mesi, forse per anni; in cuor loro magari sapendo benissimo che lo sarebbero rimaste per sempre sole. Donne che diventavano operaie, nelle industrie vuote, a produrre armi, vestiti, pentole che sarebbero finite in trincea, fra le mani di quegli uomini che aspettavano ogni notte. Donne che salivano le montagne per andare dai "compagni", perché per il primo ed unico amore era la loro terra, liberata dagli invasori, resa nuovamente libera. Donne che scendevano dalle montagne per fare le "staffette", rischiando la vita per recapitare una lettera. Miriam Mafai parla di tutte, senza distinzione di classe sociale o di appartenenza politica. La donna degli anni '40 relegata ad un ruolo marginale all'interno della società per gli usi e costumi dell'epoca, per la dottrina fascista diviene protagonista indiscussa, vincitrice unica di una guerra perduta. Ma resterà una vittoria fasulla, ancora per molti anni e molti, e molti. Io ho adorato Miriam Mafai come giornalista, come scrittrice, come donna, vi consiglio di leggerla. Con il cuore.

"Siate miti, siate dolci, siate sottomesse, riprendono a consigliare i giornali femminili. Coltivate, suggeriscono, le vostre qualità di prima della guerra, quelle che gli anni della fame, della paura e della responsabilità vi hanno fatto perdere. Persino il giornale di sinistra, "Noi Donne", raccomanda : "Dovrai essere molto arrendevole, non dovrai imporre la tua volontà, dovrai far vedere che hai fatto progressi nel tenere casa".
Siate miti, siate dolci, siate sottomesse. Cosa succederà, chiede una lettrice di Roma, quando lui, tornando, scoprirà che io sono socialista? "
Siate miti, siate dolci, siate sottomesse. La stagione della trasgressione é finita. C'é la casa da rimettere in ordine, un pranzo e una cena da preparare per un marito che la lontananza e le privazioni hanno reso più esigente. Per frequentare la sezione, per fare vita politica, bisognerebbe trascurare le faccende di casa, e questo non si può, non sta bene.
La guerra é proprio finita. Le donne si rimettono le calze, si sposano, abortiscono, partoriscono, lasciano il lavoro, cercano il lavoro, affollano le parrocchie, vanno in sezione, voteranno per la repubblica, voteranno per la monarchia. Ricorderanno la guerra. La dimenticheranno. Fino alla prossima trasgressione."



L'artista del giorno : Ragnar Kjartansson




La canzone del giorno : This Must Be The Place





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