venerdì 1 agosto 2014

Le inquietudini degli uomini

Buon venerdì! Anche per questa settimana siamo giunti al tanto agognato venerdì e se il meteo ci da una mano, forse ci godremo un po' di sole. Sì, anche il Citofono si abbronza, con moderazione e scarsi risultati, ma almeno ci prova. Siamo arrivati al "Citofono consiglia per il fine settimana... " . Cercherò di proporvi qualcosa di interessante, valido, e bello..perché qui di cose brutte non ne troverete mai. 

Giorni in Birmania, George Orwell, Ed. Mondadori

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Giorni in Birmania è sicuramente il romanzo meno conosciuto di George Orwell ed anche la sua prima opera. Il romanzo narra la vita del trentacinquenne John Flory in terre birmane. John è l'unico colono ad avere un rapporto d'amicizia con un birmano ed a guardare con benevolenza la popolazione locale, forse per la sua attrazione verso la cultura orientale e per l'insofferenza che nutre verso i codici di comportamento dei "padroni". John respinge con forza l'idea di un colonialismo violento, usurpatore di usi e costumi indigeni. Si sente anche a suo modo un diverso, a causa di una vistosa voglia sulla guancia, che non lo fa vivere come "normale fra i normali". Orwell racconta di una congiura fatta da un intrigante funzionario birmano verso l'amico di Flory, il medico del villaggio.Congiura che coinvolgerà anche il protagonista. La scelta di Flory, di spalleggiare o meno l'amico, lo porterà a confrontarsi anche con i suoi principi. Affidarsi ai principi di umanità e fratellanza o inserirsi in un mondo che non sente proprio e non gli è mai piaciuto, ma del quale inevitabilmente fa parte? John non viene aiutato nella sua scelta nemmeno dal destino. Sulla sua strada comparirà una donna, bianca, che non si vede spesso nella giungla birmana. Una donna con la quale John condividerà il proprio background culturale e di vita, con la quale potrà passare ore a parlare di libri. Questo incontro non farà che aumentare ancora le sue perplessità , fino a chiedersi se riuscirebbe ancora a vivere nel mondo occidentale, dopo tutti questi anni passati in Birmania. Un finale inaspettato che svela sentimenti umani. In questo libro si ritrova proprio l'umanità, sentimenti di fratellanza ed un racconto reale della Birmania, basato sull'esperienza di Orwell in queste terre.

The Woodmans, Scott Willis

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The Woodmans è un documentario del 2010. Narra le vicende della famiglia Woodmans : George pittore astratto, Betty la moglie ceramista ed i loro due figli, Charles e Francesca. Attraverso la narrazione della loro storia d'amore si giungerà al tragico epilogo della morte della secondogenita, suicida da un grattacielo. Francesca era una fotografa fin dalla tenera età di 15/16 anni. Una fotografa fuori dagli schemi, che osava una fotografia di corpi nudi, di sensualità primitiva e naturale. La vita di Francesca e la sua tragica fine vengono viste attraverso gli occhi dei genitori, artisti che spesso si chiedono se non sia stata loro la colpa di spingere la figlia verso questa forma d'arte, che alla fine l'ha divorata. Vengono percorsi gli anni del collegio, della scuola superiore di Arte e Design, dei primi amori, delle prime delusioni. Il documentario è strutturato attraverso interviste a parenti, amici, collaboratori; ampio spazio viene dato alle foto di Francesca e ad alcuni frammenti dei suoi diari, dove traspare la complessa personalità dell'artista ed il suo essere fragile. Sebbene il titolo richiami l'intera famiglia, la protagonista indiscussa è Francesca e la sua arte. Arte che come spesso accade, verrà notata e premiata solo quando l'artista avrà deciso di andarsene. Le fotografie restano impresse negli occhi di chi guarda, non se ne può proprio fare a meno. Ti danno le vertigini e ti trasmettono un'inquietudine fuori dal tempo, o di un tempo che non ci appartiene. Non ve lo consiglio, ve lo straconsiglio. Un film di una bellezza rara ed antica. Vi lascio alcuni scatti di Francesca.

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Non sono riuscita a trovare il trailer in italiano e nemmeno in inglese, ma se cercate il documentario lo trovate in streaming e tradotto.

The Psychedelic Furs, Heaven


Bene, il Citofono ha terminato il suo compito. Spero di avervi tenuto compagnia e di avervi fatto trascorrere dei minuti di poesia e bellezza. Buon fine settimana a tutti voi, che ci sia il sole a scaldare corpi e pensieri.
Un abbraccio.

Francesca

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