lunedì 14 ottobre 2013

Lunedì senza parole

Canzone del giorno : New Town Velocity, Johnny Marr


Film del giorno : Dieci Inverni, Valerio Mieli, 2009


Le parole, non mie, del giorno : Paolo Maggioni

Se fossi Felix Baumgartner, oggi che è il 14 Ottobre del 2012, sarei sospeso nel vuoto, con la mia bella tutina grigia tipo Batman, il caschetto, il paracadute e un bel paio d’ali sulla schiena, che fanno tanto tavola da surf. Starei battendo un record che sembra un po’ bizzaro, ma provateci voi se siete capaci: il record di lancio dal punto più alto di sempre. Fanno 39045, 40 metri, e scrivete bene anche quei quaranta centimetri che da fermo sembrano pochi, ma da quassù –vi assicuro- fanno una bella differenza. Cosi, mentre sto per superare il muro del suono (adesso volo a 1.171 chilometri orari), sono in un punto privilegiato per verificare alcune frasi famose dell’immaginario popolare italiano. “Cominciavo a volare nel cielo infinito” (giusto, e mentre lo faccio la tv austriaca batte ogni record, 8 milioni di persone incollate alla diretta non c’erano state manco per il Commissario Rex), “il cieloooo, la terra finisce là dove comincia il cielo” (un momento, che tra lancio e tuffo e atterraggio, tutto l’ambaradan dura di più, otto minuti), “ma il cielo è sempre più blu” (ma da qui anche indaco e viola, turchese e azzurrino, mi piacciono le sfumature), avessi il telefono darei un colpo di telefono a Gino Paoli perché in una stanza il cielo non ci sta, e di sicuro non penserei a Moccia: “tre metri sopra il cielo”, è roba da dilettanti, qui ne ballano oltre trentanove mila di più. Poi, una volta atterrato, dopo aver offerto un giro di nocini a tutti gli avventori –mi piace il nocino, è colpa mia?-, stremato dall’impresa potrei uscirmene con questa massima da cioccolatini: “certe volte bisogna andare tanto in alto per accorgersi di come siamo piccoli”. Perdonatemela, non è il massimo, ma sono appena arrivato da in alto, ma alto, alto, alto. Cosi oggi, che è un altro 14 Ottobre, Caterpillar si ricorda di Felix Baumgartner e del suo splendido record, ma anche e soprattutto di chi sta con i piedi ben saldi a terra, e lascia il cielo stellato sopra, e la legge morale dentro di sé. Era cosi? Mica male anche questa.

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