mercoledì 3 settembre 2014

L'opera d'arte muta

Buon pomeriggio Citofonini e Citofonine. Mi piace immaginarvi piccini piccini. Ognuno ha le sue fisse e le sue patologie. Comprensione prima di tutto :) . Citofonare Francesca nei giorni scorsi è stata un po' assente, sono stati giorni convulsi, anche un po' angoscianti, ma mi sento di aver trovato la carica giusta per ricominciare. Oggi, per il gran ritorno Festivaletteratura. Eh già, signore e signori, oggi parte ufficialmente il Festivaletteratura di Mantova. 5 giorni di letteratura, artisti, saggisti, opere prime, dibattiti e grandi emozioni. No, non ci sarò. Non posso presenziare a tutto e mettere a repentaglio le mie poche sicurezze economiche, così ve lo racconterò da qui. Mi piacerebbe raccontarvi giorno per giorno cosa potreste trovare ed assorbire andando a Mantova, ma credo sarà un'esperienza piuttosto complicata. Vedremo cosa nascerà :). Per prima cosa vi linko il sito ufficiale del Festival, dove potrete trovare tutto: http://www.festivaletteratura.it/. Non pretendo di segnalarvi tutto, né di essere onnisciente riguardo qualsiasi evento o autore. Vi segnalerò solo le cose mi ispirano e mi piacciono di più :) . Oggi alle 16.30 presso la Chiesa di S.Barbara si terrà Le merende di Nonna Anthus, laboratorio di cucina etrusca. Scherziamo? Cucina etrusca? Io sto già impazzendo qui. Ok, è un laboratorio per bimbi dai sei ai dieci anni. Chi ha figli ne approfitti, si intrufoli, prenda parte. Chi non ne ha, potrebbe tentare la carta della bassa statura come me. Il tutto sarà gestito ed organizzato dal Parco Archeologico del Forcello e dal maestro di cucina Gianfranco Allari. Alle 16.45 presso l'Archivio di Stato di Mantova, il giornalista Ermanno Rea e lo scrittore Diego De Silva, prenderanno le redini di un incontro chiamato I libri e la lettura : una passione. Penso che il titolo la dica già lunga. La passione per la lettura e per i libri è un'emozione che nasce fin da piccoli, anche se ho scoperto persone che in età adulta si sono riscoperti dei gran lettori. Sta a noi alimentarla negli anni, farla crescere e sebbene spesso la quotidianità sia così truce da rubare tutti i nostri spazi, è importanti ritrovarsi e perdersi fra le pagine di un libro. Alle 17.00 presso Palazzo Ducale lo psichiatra Eugenio Borgna terrà un incontro su Virginia Woolf intitolato Virginia Woolf, la follia, la creatività. Penso sia superflua ogni osservazione. Io ho amato alla follia Virgina Woolf, la sua vita, le sue opere, la sua pazzia e trovo che il punto di vista di uno psichiatra sia importante, quasi fondamentale, per spiegare certe personalità artistiche. Ci sono tantissimi altri eventi e ce ne saranno nei prossimi giorni. Oggi mi andava di indicarvi questi tre, sicuramente sono fuori tempo massimo e questo post sarà on line quando saranno già terminati; ma perché non prendere spunto dai nomi, dalle tematiche, gironzolare in Internet, in libreria, in biblioteca e sfamare la vostra curiosità? Io ve lo consiglio, fa sempre un gran bene :) . 
Citofonare Francesca vi vuole allietare con una sua recensione. Come sono sempre delicata ed affabile. Nel mio gruppo di lettura durante il mese di Agosto abbiamo letto


Un librettino leggero così, giusto per le vacanze :) Follia è un libro che parla di psichiatra, amore, passione e morte. Vi è narrata la storia di Stella Raphael, moglie di uno psichiatra in forza presso un manicomio della campagna inglese, ed un paziente Edgar Stark, uxoricida ed artista. Il tutto raccontato in maniera clinica e professionale da Peter Cleave, psichiatra, amico della coppia ed alla fine innamorato a sua volta di Stella. Follia racconta la passione che può nascere fra due persone, inizialmente sessuale, fisica, per poi diventare mentale e pericolosa. Sicuramente il tutto è accentuato e portato all'estremo dall'ambiente in cui ci troviamo. Anni '50, manicomio criminale, figura della moglie posta in secondo piano rispetto al marito, alcolismo, depressione, psicosi. Il narratore esterno, racconta tutta la storia fra Edgar e Stella, senza risparmiarci alcun dettaglio. Il sesso, i loro pensieri, le loro paure, le loro frustrazioni la fanno da padrone in questo libro. Ci accorgiamo della disperazione di Stella forse nel momento in cui non fa nulla per salvare il figlio, lasciandolo annegare, rivedendo in lui solo il suo amante Edgar, dal quale alla fine era scappata, ma che desiderava ancora. In sede di dibattito è emerso che in questo libro si possono ritrovare molti luoghi comuni : la moglie depressa, non realizzata, che si getta sull'alcool, lo scultore pazzo, etc.. Verissimo, li ho notati anch'io. Non ho apprezzato questo libro per i contenuti di certo, non mi ha lasciato molto. Non lo considero sicuramente un trattato di psichiatria, lo considero soltanto una rappresentazione abbastanza fedele di come venissero trattati i pazienti con disturbi mentali n quegli anni. La trama è comunque avvincente, è il suo punto di forza. Il lettore è spinto a continuare, ad andare di capitolo in capitolo. Il finale è tragico, come forse si sospetta già a metà libro. Un suicidio. Le domande si possono innescare sul perché di questo suicidio: la forte depressione, la perdita del figlio, la solitudine degli amanti, o l'ultimo atto di coraggio per scappare ad un mondo preconfezionato che le veniva di nuovo offerto. Un mondo dove lei sarebbe stata un'opera d'arte muta fra tante opere d'arte mute. Il finale è aperto. Ci si chiede se la follia era veramente quella che ci era stata raccontata e proposta, o se non sia qualcosa di più subdolo ed architettato. Consigliato.

Vi lascio con il miele per le orecchie. Lo so, non è mio uso proporvi hit del momento, ma trovo questa canzone di Lenny dannatamente bella.


A domani. Bisous!

Francesca


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