mercoledì 8 gennaio 2014

Per chi vorrebbe scrivere o fare finta di scrivere

Buon pomeriggio a tutti, oggi vi presento un libro piccolo ma denso di significato : E così vorresti fare lo scrittore di Giuseppe Culicchia ed. Laterza, 154 pg.  Culicchia inizia a pubblicare racconti con il progetto letterario Under 25. Il suo primo romanzo è datato 1994 e si intitola Tutti giù per terra, forse qualcuno ne ricorderà il film interpretato da Valerio Mastandrea nel 1997. Nel 2004 pubblica Il paese delle meraviglie nel quale racconta l'Italia degli anni di piombo attraverso due protagonisti adolescenti. In Brucia la città del 2009 passa invece a raccontare i giorni nostri, addentrandosi nel mondo della cocaina. Culicchia è anche un abile traduttore e lavora per varie case editrici. L'anno scorso l'autore ha pubblicato questo "manuale" : 

Tu che stai leggendo queste mie righe sappi che nel presente libro userò la parola 'scrittore', almeno quando riferita a me, per pura e semplice convenzione, perché si sa che l'Italia pullula di scrittori, e chiunque abbia pubblicato non dico un romanzo o un racconto ma giusto una raccolta di poesie o anche solo una singola poesia si ritiene automaticamente tale. Anzi, di più: perché tra le Alpi e il Lilibeo esistono innumerevoli scrittori convinti di essere tali benché siano inediti, e questo nonostante da alcuni lustri si pubblichi ormai praticamente tutto." 

Una guida al mondo delle lettere, sviluppata da un suo protagonista. Culicchia si rivolge a tutti quelli che fin da bambini hanno sognato di diventare scrittori, considerandolo un mestiere affascinate, sregolato; crescendo con gli anni si vedevano insonni a scrivere con la schiena curva sulla scrivania fumando una sigaretta dietro l'altra e bevendo intrugli alcolici, e da adulti hanno ammirato e fantasticato su quei scaffali della libreria del centro, sognando che un giorno ci fosse anche il loro nome stampato su qualche copertina cartonata.
Culicchia passa in rassegna tutto quello che può accadere ad uno scrittore: dalla scelte della copertina, agli addetti stampa ricorrendo ad aneddoti personali, sempre molto divertenti. L'autore individua tre step fondamentali nella vita di uno scrittore. 1. Gli esordi definiti Brillante promessa, il passaggio al secondo libro Solito stronzo, perché sa di aver scritto un'immensa ciofeca allontanando così lettori ed editori e l'ultima fase Venerando maestro, dove puoi scrivere nella maniera più astrusa dell'universo, pure con l'alfabeto cuneiforme ma assurgi a dio della letteratura moderna. 
E così vorresti fare lo scrittore non si può quindi definire manuale ma quanto un'analisi reale e godereccia del mondo dell'editoria. Culicchia sembra dirci fra le righe : " Provaci se credi di averne la capacità e la caparbietà ma io ti avevo avvisato" .



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