John Berger
Ho fatto la conoscenza di John Berger leggendo un articolo su di lui e rimanendone piacevolmente travolta. John Berger è molte cose in un'unica persona : romanziere, critico d'arte, saggista politico, sceneggiatore, documentarista, disegnatore, poeta. Un'esistenza semplice e per nulla sfaccettata. Tutta la filosofia di Berger si potrebbe riassumere nel rigetto totale della ragion dualistica, ossia della separazione fra esperienze, genti, forme, saperi etc.. Tutto è legato ad altro e tutti siamo legati ad altri. Robetta che piace a me, per capirci :) . Berger è un uomo di 87 anni che lavora indefessamente, che viaggia, scopre nuovi mondi e nuove culture, ma poi ritorna in una sua personale forma di "esilio" nell'Alta Savoia, in Francia. Qui ritrova la concentrazione, la pace interiore e riesce a produrre cose fantastiche. A Berger non piace definirsi romanziere, ma storyteller ; uno che le storie le sa accalappiare e fare proprie, per poi restituirle a chi legge. Le storie si dipanano nella vita di tutti i giorni, il narratore è solo un passante, un osservatore e solo chi è particolarmente ricettivo riesce a coglierle. La produzione di Berger è vastissima : da romanzi su pittori ungheresi in esilio a testi che parlano di modelli di vita urbani dominati da alienazione a malinconia; da serie televisive sul modo di vedere a veri e propri saggi sullo studio delle immagini. G. è il romanzo che nel 1972 ha valso a Berger il Booker Prize. Devolse parte del compenso alle Black Phanter e l'altra metà venne investita per uno studio sui lavoratori migranti. G è un romanzo picaresco. Vi si narrano le vicende dell'uomo , che verrà per tutto il romanzo chiamato solo con la sua iniziale G., figlio di una donna americana e di un ricco mercante livornese. Nato nel 1886 a Parigi, trascorrerà gli anni della formazione in Gran Bretagna e poi intraprenderà un viaggio in tutta Europa. G. sarà testimone di molti avvenimenti storici : i moti rivoluzionari milanesi, i primi voli transalpini, il fermento di una Trieste ai primi del Novecento. G. si manterrà sempre distante da ogni presa di posizione, osservando sempre tutto con estrema lucidità e lascerà invece fiorire la sua personalità di seduttore, il suo lato cosmopolita, la sua bravura nel parlare più lingue, il suo amore sempre per l'altrove e per qualcosa che non si possiede mai. Vedete come può essere semplice allungare la lista dei libri che si vorrebbero leggere?
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La Milanesiana
La Milanesiana è una rassegna culturale ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, sì la sorella del più noto Vittorio. Direttrice editoriale della Bompiani, si occupa della rassegna dal 2000. Giunta alla sua quindicesima edizione, vedrà protagoniste dal 23 Giugno al 10 Luglio città come Torino e Milano, con più di 160 artisti internazionali, mostre, proiezioni, spettacoli teatrali, incontri. Il tema di quest'anno è dedicato alla Fortuna/Destino. Vi lascio il link al sito dove potete vedere tutto il programma, le sedi dove si svolgono gli eventi,etc.. http://www.provincia.milano.it/cultura/progetti/la_milanesiana/programma_pillole.html . Potete seguire gli eventi giorno per giorno anche su FB, cercando proprio la pagina "La Milanesiana" o nella pagina di Elisabetta Sgarbi. Buttateci un occhio, ne vale veramente la pena, ci sono degli ospiti eccezionali e potete seguire tutto tranquillamente attraverso il Web, se non bazzicate in quel di Milano.
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