mercoledì 23 luglio 2014

Case vuote e biblioteche piene

Buon pomeriggio a tutti voi! Non so dalle vostre parti, ma qui da me il maltempo è bello ostinato e l'estate si allontana sempre di più. Un po' mi dispiace, lo devo ammetterlo, soprattutto per voi, ostinati della tintarella. Un po' di caldo lo apprezzo pure io eh?! :)  Spero non mi identifichiate come l'uccello del malaugurio, io che ho sofferto così tanto il mancato freddo di quest'inverno. Ok la smetto, potrei attirare la feroce barbarie di molti di voi. Se come me dovete sopportare giornate uggiose e con poco sole, fate incetta dei consigli qui sotto. Lo faccio per il vostro bene, datemi fiducia.

Ferro 3 - La casa vuota 


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Ferro 3 è un film di Kim Ki- Duk. Ferro 3 è un piccolo capolavoro di poesia. Un film che parla di solitudine e di amore. Protagonista è un ragazzo, Tae-Suk, che passa le sue giornate "violando" le case momentaneamente libere. Gli abitanti sono in vacanza, in viaggio per lavoro, come annunciano tutte le loro segreterie telefoniche. Tae-Suk le viola rispettandole. Si cucina qualcosa, si fa la doccia, dorme nei loro letti ma prima di andarsene fa il bucato, aggiusta l'elettrodomestico rotto da troppo tempo. E con la sua fotocamera si immortala in vari scatti con i dettagli che più lo colpiscono. Un giorno, entrando in una casa di un quartiere mediamente benestante incontra una ragazza, Sun-hwa. Porta dei vistosi segni sul volto, dovuti ai continui maltrattamenti del marito e decide di portarla con sé per farle conoscere quest'avventura. I due ragazzi inizieranno a visitare le case insieme, trasformando un'iniziale diffidenza in amicizia e poi in amore. Varie vicissitudini li allontaneranno per un periodo, ma l'amore appena sussurrato li riunirà, per sempre. Ferro 3 vi farà conoscere la società coreana, le loro case, i loro rituali, la socialità. Vi immergerete nei loro silenzi, nella loro lentezza, così osteggiata ed incompresa in questo frenetico mondo occidentale. Saprete ritrovare un vostro ricordo in una foto, nel prendere un tè insieme, in abiti che vi starebbero sicuramente troppo stretti o troppo larghi, in un cucciolo di cane che veglia il padrone morto. Ferro 3 vi parla della solitudine, demone che ognuno di noi ha conosciuto e conosce. La società orientale l'apprezza e la teme allo stesso modo. Ferro 3 vi parla dell'amore, un amore platonico, fatto di sguardi, di sfioramenti, completamente privo di parole. I due protagonisti non si parlano mai, se non per dirsi un flebile "Ti amo". Tae-Suk con un particolare allenamento interiore riuscirà a rendersi invisibile all'occhio umano, sfruttando i 180 gradi di punto nero della nostra visuale, riuscendo finalmente nella sua invisibilità a ricongiungersi all'amore. Un film leggero, nel senso che te lo senti scappare dalla mani e lo devi tenere stretto. Ascoltate le musiche e lasciatevi andare.


Le biblioteche, un antidoto contro la crisi.


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Oggi non vi voglio parlare né consigliare alcun libro. Voglio solo riflettere con voi. Ad inizio mese il quotidiano Pagina 99 ha posto l'attenzione sul tema della crisi che stanno subendo le biblioteche statali e di come invece dovrebbero essere aiutate e curate con maggiore attenzione. Su questo punto è intervenuta anche la Presidente dell'Associazione Italiana Biblioteche, Enrica Manenti. La Sig.ra Manenti denuncia come i tagli negli ultimi anni siano aumentati dal 30 al 50%, non vengano fatti concorsi per sostituire bibliotecari prossimi alla pensione e ci sia una richiesta di personale che i concorsi pubblici non riescono a supplire. Io che frequento biblioteche da anni, posso solo confermare l'analisi fatta. Per mia esperienza ho visto bibliotecari e bibliotecarie farsi in quattro, alcune volte nel senso proprio fisico del termine, per garantire alla cittadinanza un servizio. Li ho visti lavorare pure gratis, pur di garantire qualche ora in più d'apertura. La biblioteca che frequento adesso, qui a Musile di Piave, si avvale dell'aiuto anche di alcune volontarie, persone squisite, che fanno parte di un'associazione. Ma se io, libera cittadina, volessi contribuire al buon andamento della mia biblioteca, beh..mi è impossibile. Il Comune invita i cittadini ad offrire il proprio contributo alla comunità, ma quando quel cittadino si offre, perché non si è in grado di concretizzare nulla? Si rinvia il progetto, si rimanda a tempi migliori e forse, non io, ma un altro cittadino ci penserà due volte prima di ridare la propria disponibilità, visto che è scivolata come acqua sotto i ponti di fronte alla burocrazia. La Manenti sottolinea che proprio questa situazione di crisi economica e sociale dovrebbe portare ad un maggior investimento economico nelle biblioteche, sviluppando maggiormente quelle universitarie e di ricerca, aiutando quelle comunali che possono essere un'ancora di salvezza nel territorio, tutelando quelle storiche. Finanziare le biblioteche serve a dare un valore aggiunto a ciascun cittadino, serve a creare un luogo di aggregazione sociale. Spesso si vedono le biblioteche come luoghi inutili, senza una funzione ben precisa, ormai abbiamo Internet, e tutto quello che cerchiamo lo troviamo qui. Non tutto, signori miei. Non troviamo la professionalità di gente seria, che lavora per la cultura e per diffonderla a più persone possibili, non troviamo il profumo delle pagine scritte, il ricordo di quando facevamo le ricerche per scuola sfogliando tomoni che ci sfuggivano dalle mani, non troviamo l'amico che ci aspetta per studiare assieme, o per scambiarci gli ultimi libri presi in prestito, non troviamo molti servizi che la biblioteca può offrire : dall'Internet gratuito, ai corsi di computer, ai corsi di lingua, dalle conferenze agli incontri che ci può presentare. In un periodo di crisi come questo, dove l'economia negativa distrugge l'individuo e la sua dignità, la biblioteca può e deve essere un rifugio dove poter ritrovare noi stessi, confrontarsi con gli altri, capire che non tutto è perduto se ricominciamo a credere che ce la possiamo fare, e che niente è impossibile, magari ci metteremo del tempo in più, ma mai e poi mai perdere di vista i proprio obiettivi. Per cui , se potete, fatevi vedere migliori dello Stato. Frequentate le biblioteche, proponete le vostre idee ai bibliotecari, aiutateli anche solo con il vostro entusiasmo. Ed ogni tanto, se c'è qualche libretto che a casa non volete più tenere o non vi è piaciuto, portatelo in dono. Lo riceveranno sicuramente a braccia aperte :) . 
P.S. : Vi lascio il link al quotidiano, dateci un'occhiata; contiene degli articoli molto interessanti e che vi porteranno ad iniziare un dibattito serrato :) http://www.pagina99.it/index.html

Let me down easy, Paolo Nutini 



Credo non serva aggiungere molto altro. Nutini è una panacea per le orecchi e pure per gli occhi, diciamocelo fra donne và :) . P.S. Ascoltate per intero l'ultimo album, è stupendo.

Citofonare Francesca per oggi termina qui, spero di avervi dato le giuste dritte, di avervi fatto innamorare un po', di avervi trasmesso la dose quotidiana di poesia.
Un abbraccio

Francesca 

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